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Contents I Carichi - Generalità Caratteristiche dei carichi da solaio

Carichi da solaio - Generalità ed esempi

 


Per carichi da solaio, si intendono dei carichi distribuiti uniformemente su delle superfici, che andranno a distribuirsi a loro volta uniformemente su delle travi.

 

Nella figura 1, il solaio 1 andrà a scaricarsi sulle travi 1, 2, 16 e 15; la trave 3 risulterà scarica in quanto parallela alla direzione dell’orditura (indicata con la freccia a due punte).

 

Potranno aversi solai orizzontali ed inclinati, ma non verticali (l’angolo di orditura rimarrebbe indefinito).

 

Per definire la superficie del solaio bisognerà indicare dei nodi esistenti in senso antiorario fino a ritornare al primo; nel disegno i nodi 6, 8, 20, 18 e nuovamente 6 (anche la serie 6, 7, 8, 20, 19, 18, 6, sarà corretta).

Le travi coinvolte dovranno essere sull’allineamento dei nodi estremi.

I carichi da solaio sono definiti solo dai nodi estremi, quindi le travi coinvolte potranno anche essere sostituite od eliminate.

L’angolo di orditura è fondamentale per l’esatta distribuzione dei carichi; infatti, la superficie definita, verrà divisa in tante strisce parallele alla direzione di orditura, quindi il programma assegnerà metà del carico di una striscia ad una trave e metà all’altra; se una trave non esistesse (all’estremo della striscia), il carico della striscia andrebbe solo su di una trave

 esesolaio1.gif

Fig. 1

 

Esempi.

 

Nel solaio della figura 2 (definito dai nodi 6, 4, 8, 18, 6), la travi 4 riceverà tutto il carico della luce, mancando la trave opposta tra i nodi 19 e 8.

esesolaio2.gif

Fig. 2

 

 

In tal modo si potranno assegnare carichi dovuti a balconi, come nel solaio seguente (definito dai nodi 7, 2, 4, 19, 7).

esesolaio8.gif

Fig. 3

 

Il solaio della figura 4 è definito dai nodi 6, 4, 10, 8, 18, 6. Il carico sulle travi 4, 5, 9 e 10, sarà trasformato in uniformemente distribuito.

esesolaio3.gif

Fig. 4

 

 

Nel solaio della figura 5, definito dai nodi 6, 4, 5, 18, 6, il carico si distribuisce sulle travi 1, 4, 10 e 15, mentre la trave 5 risulta scarica.

 

esesolaio5.gif

Fig. 5

Per coinvolgere anche la trave 5, sarà necessario definire due solai (come nella figura 6):

  • un solaio definito dai nodi 6, 4, 8, 10, 19, 18, 6;

  • un secondo solaio definito dai nodi 10, 8, 5, 19, 10, per le travi 5 e 10 (non creato nella figura).

     

Solaio su shell. Per appoggiare un solaio su delle shell, sarà necessario creare delle travi di appoggio aventi rigidezza e peso nulli.

Nella figura seguente, le travi 3, 4, 5, 6, 7 e 8, su cui appoggia il solaio 1, sono composte da un materiale tipo Elemento ausiliario (vedere Tipo materiale, elemento costruttivo e descrizione di Definizione dei materiali e dei criteri di calcolo), avente modulo di Young e peso specifico uguali a zero; in tal modo le aste serviranno solo a trasmettere il carico del solaio ai nodi delle shell. Il tipo Elemento ausiliario assicura che non verranno eseguite le verifiche su tali travi.

 

 

Per ottenere le combinazioni a scacchiera, sarà necessario inserire solai con carichi appartenenti a condizioni di carico diverse.
 

 

 

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